Tantissimi amici, sia laici che preti, sono andati in pellegrinaggio a Medugorje in Croazia, mi hanno parlato con grande entusiasmo dell’impatto di emotività spirituale provato in quel luogo in cui la Madonna si dice sia apparsa, ed appaia ancora, ad un gran numero di persone.
Talvolta mi è pure capitato di leggere degli editoriali interessanti in un periodico, stampato in una infinità di copie anche in Italia, di un giornalista di prestigio che ha totalmente sposato quella causa.
Io ho un sacro rispetto per la pietà popolare, facendo mio quel detto: “Vox populi, vox Dei” la voce del popolo è la voce Dio però debbo confessare che quelle apparizioni avvenute in quel brullo e sperduto paese dell’ex Jugoslavia, non mi abbiano convinto più di tanto.
Debbo pure confessare che da un lato pur avendo un sacro rispetto per l’entusiasmo e per l’impatto emotivo molto forte in chi va a Medugoeje, ho sempre avuto una posizione di reticenza e di riserva nei riguardi di questo evento.
Questa cautela e questa riserva l’ho avuta per le apparizioni di Schio, per la Madonna delle lacrime di Siracusa, l’ho avuta perfino per Lourdes per molti anni.
Ho sempre avuto paura che tutto finisca in una bolla di sapone, o che si riduca in un pietismo esasperato o ad un fanatismo magari inconscio che si trasmette sotto l’esaltazione mistica di qualche esaltato.
Una volta mi è capitato di andare alle “tre fontane” di Roma e sentire una donna di Trastevere gridare esaltata perche sentiva un profumo, a suo dire molto forte, mentre io sentivo solamente l’odore rancido di tanti fiori che stavano marcendo.
Io non ho potere di dar giudizi su Medugorje però i preti che conosco che disubbidendo ai vescovi organizzano pellegrinaggi in quel luogo mi sono sempre sembrati zoppi di quella gamba, le grosse riserve dei vescovi, i personaggi a cui la Madonna sarebbe apparsa e apparirebbe tutt’ora, la banalità dei messaggi “celesti”, i frati fautori dell’evento che mi sembrano piuttosto esaltati, ora poi la riduzione allo stato laicale di uno tra i preti protagonisti, aggiungono riserva a riserve; concludendo, preferisco la spiritualità pacata, sostanziosa e tranquilla del Vangelo, che ho l’opportunità di contattare in ogni momento senza fare tanta strada per sentire verità sensate e sostanziose.