Da “CAMMINIAMO ASSIEME” – 6 maggio2018
settimanale delle parrocchie di San Pietro e Sant’Andrea di Favaro Veneto
La parrocchia di sant’Andrea conta 4126 abitanti e quella di san Pietro 5916 e può contare sul parroco don Andrea Volpato, sul parroco in pensione don Michele Somma, sul cappellano don Massimiliano Causin e sul diacono Renzo Berton. Non conosco il numero di copie del bollettino. Normalmente viene pubblicato un “articolo-predica” del parroco don Andrea che, in questa occasione, volge sulla prima comunione nelle 4 parrocchie della collaborazione pastorale. Si informa inoltre sulle “rogazioni” a sant’Andrea e sulle vacanze interparrocchiali (1^-3^ media) (1^-5^ superiore).
don Armando
PRIMA COMUNIONE
Domenica 8 Aprile a San Leopoldo.
Domenica 15 Aprile a Dese.
Domenica 29 Aprile a Sant’Andrea.
Domenica 6 Maggio a San Pietro.
E così in tutte e 4 le parrocchie della nostra collaborazione pastorale è stata celebrata la Santa
Messa di Prima Comunione.Alla fine di questo mese così intenso scrivo alcune riflessioni in proposito.
Questo momento, come la Prima Confessione, ancor più della Cresima (per questo sacramento come per il Battesimo è necessario un discorso di altro tipo), è una iniziazione. Da questo giorno in poi per tutta la vita questi fratelli e sorelle potranno, volendo,accedere al Sacramento della Confessione e fare la Comunione durante la Messa: a questo sono stati iniziati. Fatto una volta, si può fare ancora fino alla fine della vita.
Quand’anche uno per tanto tempo non vivesse più la fede, se un giorno vivrà una esperienza, un momento particolare, potrà da subito accedere alla pienezza della vita della Chiesa e ai suoi tesori più importanti.
Cari bambini, care famiglie, vorrei spendere alcune parole circa questo grande dono a cui i cristiani da sempre hanno tenuto tantissimo.
Il pane è segno di tutto quanto ci è donato da Dio, di tutti i suoi doni di cui riempie la nostra vita, il creato. Il pane è dono, non possesso. Questo ci ricorda che è importante riceverlo con gratuità e senza egoismo e arroganza.
Il pane va condiviso. Non è possibile che ancora c’è chi è obeso e chi ha fame …
Non riusciamo proprio a liberarci da questa piaga e del resto, magari per dire un’altra cosa, Gesù stesso lo ha detto: “I poveri li avrete sempre con voi…”
E però la comunità cristiana deve anche essere felice di riuscire ad aiutare tante persone che sono ai margini della vita, della società e della storia. Noi cristiani abbiamo il pallino dei poveri e del dovere di aiutarli e questo è qualcosa di cui andare giustamente orgogliosi e da coltivare ancora.
Spezzare il pane richiama anche la bellezza della fraternità: Com’è bello che i fratelli vivano assieme, dice un salmo. E come è brutto essere in discordia. Lo spezzare il pane, lo stesso pane, ci spinge sempre all’incontro con l’altro, con il fratello. Perché mangiare da soli o assieme a qualcun altro in fraternità è tutta un’altra cosa. Una vita da soli o assieme agli altri in amicizia è tutta un’altra cosa.Il pane è segno di colui che solo è pane che sazia ogni fame e disseta ogni sete. Colui che solo ci nutre per sostenerci nel cammino della vita. Anzi il pane consacrato è lui, il Signore. È un mistero grande questo, ma è la verità condivisa da tanti fratelli e sorelle di tutti i tempi. Non priviamoci mai di questo dono, neanche durante l’estate. Anzi, visto che avremo magari più tempo, restiamo un po’ di più con il Signore dopo la comunione, riascoltando le parole dei vangeli di queste domeniche: Rimanete in me e io in voi…
E ora alcune parole dei bambini di San Pietro ai quali, a ottobre, era stato chiesto come deve essere una persona per fare la Comunione. Ecco le loro risposte …
Essere seria e amare Gesù – Essere libera dai peccati – Essere sinceri su tutto – Essere pronti ad ascoltare la Parola di Dio – Ascoltare sempre Gesù e non tradire nessuno – Pensare a quanto è importante per lui e non a che gusto ha l’ostia sacra – Essere buoni –
Devi amare Gesù.
Don Andrea