Il campo dei miracoli

Sono convinto che se raccontassi ai miei concittadini come ogni settimana all’ipermercato per i poveri “Papa Francesco” riusciamo a rispondere positivamente a più di mille persone in difficoltà che ci chiedono aiuto, molti potrebbero giustamente pensare che la mia risposta si rifaccia all’episodio della furbata con la quale il gatto e la volpe ingannarono lo sprovveduto Pinocchio.

Per non incorrere in questo pericolo vi riproduco due lettere, una mia ed una del responsabile dell’azienda “Serenissima Ristorazione”, impresa che ogni giorno prepara il pranzo a ventimila clienti, che documentano che esiste veramente il “campo dei miracoli”.

Questo miracolo si avvera ogni giorno al nostro supermercato dei poveri, da un lato perché pian piano la nostra città ha maturato un vero sentimento di solidarietà e dall’altro perché la Divina Provvidenza ci fa incontrare di frequente dei benefattori particolarmente generosi che con gesti di grande carità ci aiutano a compiere ogni giorno dei “veri miracoli”!

Devo aggiungere un altro particolare: moltissimi generi alimentari ci sono donati dai supermercati della città: generi non più vendibili perché troppo vicini alla scadenza. Però essi non bastano, e perciò siamo costretti a comprarne con le modeste offerte che ricaviamo dai tanti benefattori. Il guaio è che per risolvere il problema di offrire latte, zucchero, pasta, riso, olio, caffè, farina ed altri prodotti di prima necessità; siamo costretti a comprarli nei supermercati al costo corrente. Quindi non c’è rimasto altra soluzione che di poterli trovare “alla fonte” senza la cresta della commercializzazione, per pagarli meno e per accontentare quindi più persone in difficoltà.

Mi pare opportuno informare la città sull’ultimo esito positivo, sperando che ci sia chi è in grado di aiutarci in questa ricerca e voglia darci una mano. Ecco i due documenti che hanno realizzato questo miracolo:

  1. La mia lettera alla direzione della azienda “Serenissima Ristorazione”.
  2. La risposta di questa azienda che in passato ci ha aiutato a realizzare: “la cena ad un euro per i poveri”.

Questa relazione confidenziale la faccio sperando di poter contare sull’aiuto diretto di tutti o sull’aiuto per poter trovare soluzioni vantaggiose per aiutare più e meglio concittadini in difficoltà. Ecco quindi la lettera che ho inviato personalmente al vicepresidente della Serenissima Ristorazione Tommaso Putin.

“Ill.mo signor Tommaso
Io le sarò sempre riconoscente per tutti i favori che ci ha fatto e continua a fare, favorendo la nostra scelta di aiutare i poveri.
Sono assolutamente certo che il Signore la ricompenserà della sua generosità e questo vale certamente più della mia riconoscenza!
Non tutti purtroppo la pensano come lei e come me, per questo sono costretto a bussare una volta ancora alla sua disponibilità, sperando che lei ci possa fornire questo ulteriore aiuto.
Come lei sa siamo riusciti ad aprire una specie di supermercato per i più bisognosi, un centro di carità ora frequentatissimo da i concittadini più fragili.
Pur trovando molta gente che ci dà una mano, come lei, in questo momento abbiamo però una grande difficoltà a reperire generi di prima necessità come latte olio zucchero.
Chiedo a lei se ci potesse aiutare a trovare una fonte di approvvigionamento di questi alimenti; naturalmente pagandoli, ma pagandoli come se fossero forniti ad esempio ad un supermercato o ad un’azienda come la vostra.
Se questo fosse possibile, lei ci farebbe un grandissimo favore ad indicarci come possiamo fare. Spero che possa come sempre darci una mano e metterci in contatto con la fonte diretta di approvvigionamento.
La ringrazio infinitamente e porgo a lei e ai suoi cari un affettuoso saluto e tanta riconoscenza.”

Don Armando Trevisiol

La risposta della Serenissima non ha tardato ad arrivare…

“Egregio Don Armando Trevisiol,
ho preso visione con particolare attenzione della Sua lettera del 27/07 e desidero anzitutto complimentarmi per la continuità che il vostro Istituto sta dando al Progetto di supermercato solidale che, ricordo bene, ha aperto ormai oltre un anno fa.
La mia Famiglia ed io siamo davvero lieti di poter rispondere al Suo invito a collaborare a questa iniziativa che, a mio modesto parere, riesce a cogliere l’essenza delle primarie necessità dei più bisognosi, restituendo loro quella dignità che spesso, purtroppo, rischia di essere alienata anche a causa di contesti sociali sempre più difficili. Le confermo pertanto che attraverso una delle Società facenti parte del Gruppo Serenissima Ristorazione, che comprende anche una piattaforma di distribuzione derrate, la RossiCater ng, potremo fornire al vostro Progetto prodotti alimentari al nostro costo d’acquisto, senza ulteriori aggravi economici.
Potrà concordare direttamente con i miei collaboratori le modalità di approvvigionamento più adeguate alle vostre necessità. Desidero infine ringraziarLa per le belle parole contenute nella Sua lettera ma anche per la fiducia che da molti anni ripone in Serenissima Ristorazione quale gestore dei servizi di ristorazione dedicati al vostro Istituto Don Vecchi.
Nell’augurarle che il vostro supermercato solidale abbia a operare per lungo tempo, contribuendo a sollevare dalle proprie difficoltà quanti ne hanno più necessità, Le invio i miei più cordiali saluti. Con viva stima, Tommaso Putin”.

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