Notizie dall’Ipermercato

Mi riprometto di passare quanto più spesso mi è possibile, alla redazione de “L’Incontro” delle notizie che riguardano questa struttura, forse unica in Italia, nella speranza di coinvolgere sempre più i concittadini perché diventino compartecipi di questa splendida impresa.

Qualche tempo fa i responsabili del reparto generi alimentari mi hanno informato che c’è una notevole richiesta di farina. Con suor Teresa e il signor Candiani ci siamo subito dati da fare per vedere di farci regalare, oppure comperare a costi assai convenienti, suddetto prodotto. Sennonché il signor Fioretto, agente del catering “Serenissima ristorazione” che attualmente offre il pranzo a tutti i sette centri a costi estremamente convenienti, venuto a sapere di questa necessità ha informato il proprietario del suddetto catering, il signor Puttin, il quale ci ha donato immediatamente 400 pacchi di farina da un chilogrammo ciascuno.

Questa società non è nuova a questi atti di generosità, infatti qualche anno fa s’era offerta di offrire la cena per i poveri al costo di un euro, impresa che poi non s’è potuto continuare per altri motivi. Ci fa piacere ringraziare pubblicamente ed additare all’ammirazione della città questo gesto solidale di un’azienda quanto mai affermata sul mercato, ma nel contempo aperta ad aiutare chi si trova in disagio.

Sento il dovere poi di aggiungere che in una settimana abbiamo già distribuito metà di questo dono.

Permettetemi una riflessione. Io, come tutti i preti, ho parlato e parlo ancora della Divina Provvidenza. Affermo convinto che quando le si chiede qualcosa di necessario che non si è in grado di acquistare per mancanza di soldi, essa non manca mai di fornircelo. E i sette centri don Vecchi sono per me e per tutti una prova tangibile! Tanto che i miei amici dell’Ipermercato quando hanno bisogno di qualche tipo di generi alimentari, un po’ per celia ed un po’ per necessità, mi dicono: “Don Armando ordini alla Divina Provvidenza questo o quel prodotto!”

L’ultima richiesta era stata appunto quella della farina. Ho spedito subito una mail in cielo facendo richiesta con l’aggiunta “urgente”!
Per l’immediato il Buon Dio ha suggerito, come scritto sopra, al Catering “Serenissima ristorazione” di mandarci un anticipo e ne è arrivato quasi seduta stante un bancale.
Poco dopo ha ripetuto la richiesta al “Banco Alimentare di Verona” e questa organizzazione ci ha mandato un secondo bancale.
Infine ci ha suggerito di rivolgersi al “mulino Cosma” di San Martino di Lupari per chiedere ancora farina, dicendole che se proprio non poteva regalarcela ci facesse un buon sconto sul prezzo. Sempre la Provvidenza ci ha fatto incontrare la titolare del mulino, la signora Marta Cosma, che si è dimostrata amabilissima, cordiale e generosa, fornendoci quattro bancali al costo di 30 centesimi al chilogrammo.
Cosicché in una decina di giorni ci sono arrivati sei bancali di farina.

Di primo acchito qualcuno potrebbe pensare che sei bancali non son un granché! Ma il rag. Rolando Candiani che i conti li sa fare, perché è l’amministratore dell’ipermercato, mi ha fatto presente che sei bancali corrispondono a 4.750 chilogrammi!

Alessandro Manzoni nel suo romanzo “I promessi sposi” ha fatto dire al protagonista, il povero gramo, Renzo Tramaglino; “La c’è la Provvidenza”! Ma pure io, di certo meno noto del Manzoni, qualche secolo dopo posso pure tranquillamente ripetere “La c’è la Provvidenza”, la quale non si spaventa anche se all’Ipermercato “Papa Francesco” si presenteranno tremilacinquecento “clienti” alla settimana.

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