Facciamo il punto

Carissimi lettori, non passa giorno che qualcuno degli abitanti del mio “piccolo mondo antico” dei sette Centri don Vecchi, non mi chieda “come va don Armando l’ipermercato dei poveri?”; ed è veramente un borgo antico perché abitato da 550 anziani di età media di 83 anni. La stessa domanda me la fanno anche i fedeli della “mia” parrocchietta, della “cattedrale fra i cipressi” del Camposanto di Mestre. Penso che pure molti concittadini – dato che per i miei frequenti interventi sui quotidiani della città ho l’impressione d’essere diventato la “betonega” di Mestre – abbiano la stessa curiosità.

Eccovi accontentati! L’ipermercato è frequentato da circa tremilacinquecento “clienti” alla settimana. Credo che di certo abbiamo diritto di indossare la “maglia rosa” non solo degli ipermercati di Mestre ma almeno del Triveneto!
Pure come personale di servizio non possiamo lagnarci, perché possiamo contare su oltre 130 volontari (che si turnano) ben pagati: perché promettiamo loro “il centuplo” e la vita eterna!

Quello invece che ci preoccupa, e molto, è l’approvvigionamento di materia prima. Per gli indumenti, i mobili, e l’arredo per la casa, in verità, ci giunge il sufficiente, mentre quello che mi toglie i sonni sono i generi alimentari e la frutta e verdura. Avremmo bisogno di un tir di generi alimentari alla settimana, mentre possiamo contare solamente su cinque sei furgoni.

La Divina Provvidenza di certo sa di questa situazione, ma di solito interviene all’ultimo momento per provare la mia fede, e io, come San Pietro, sento il bisogno di chiederle la grazia di aumentarla. Ho imparato sempre da San Pietro che, pur avendo buttato in mare la rete per tutta la notte e non avere preso niente, disse al Signore “sulla tua Parola l’ho ributtata di nuovo”, e il Vangelo ci riferisce che riempì la barca di pesci!
Forte di questa notizia ho “buttato anche io la rete” sulla coscienza del sindaco Brugnaro e di tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, avendo sentito da tutti loro che sono quanto mai attenti ai bisogni dei poveri! La stessa cosa l’ho fatta al governatore Zaia e a tutti i consiglieri della Regione. Ho allegato alla lettera che ho inviato a questi personaggi pure un depliant con le foto di quanto si mette a disposizione dei poveri; a giorni farò questa operazione pure a tutte le parrocchie della diocesi.

Per soddisfare la vostra curiosità su quello che ho scritto vi allego pure il testo della lettera.

Sono un prete ultranovantenne, da sempre convinto che la fede e il valore di ogni persona si esprimono soprattutto aiutando i più poveri. Per questo ideale ho tentato di spendere la mia lunga vita e vorrei pure impegnare anche gli ultimi rimasugli di essa. Le mando questo dépliant a testimonianza di questa convinzione e soprattutto perché ho capito che solamente impegnandosi assieme si può realizzare questo progetto solidale. Mi vesto quindi colla tonaca dei frati da cerca
del poverello di Assisi, mi metto la bisaccia in spalla e busso alla porta di tutti, proprio tutti, per poter aiutare in maniera più seria chi è in difficoltà economiche e si vergogna di domandare aiuto. Chiedo quindi con umiltà e rispetto quello che ognuno dei miei concittadini e delle istituzioni della mia Città possano mettere a disposizione per aiutare chi è in difficoltà offrendo: suggerimenti, disponibilità di collaborazione di ogni tipo e ad ogni livello, offerte ecc…. Sento infine il dovere di informarvi che il “supermercato dei poveri”, di cui vi accludo qualche foto perché vi rendiate conto che è una cosa seria, è frequentato ogni settimana da almeno 3.500 persone che chiedono aiuto, quindi abbiamo bisogno di tanto sostegno. Sarei quanto mai lieto e riconoscente se, quando potete, faceste una visita a questa struttura quanto mai innovativa nel campo della solidarietà. Vi chiedo inoltre di parlare alle persone di vostra conoscenza che ci potrebbero aiutare. Mi scuso della mia intromissione, vi ringrazio, e vi prometto di pregare per tutti, ma in particolare per chi si lascerà coinvolgere in questa bella impresa. Con cordialità. Don Armando Trevisiol

Finora ho ricevuto solamente la risposta dell’assessore della Regione Giampaolo Bottacin che mi ha risposto: “Ho preso visione della sua lodevole iniziativa e la ringrazio di averla condivisa con me. Farò sicuramente conoscere alle persone di mia conoscenza quanto da lei costruito. Un cordiale saluto”.

Cari lettori mi riprometto di riferire quanto prima dei risultati di questa iniziativa per riempire gli scaffali dell’ipermercato, scaffali che si svuotano tanto, troppo presto!

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