La Voce – Anno 2 – n° 3 – 17 gennaio 2021

IL MESSAGGIO DI QUESTA DOMENICA

Chi non sa tacere fa della sua vita ciò che farebbe chi volesse solo ispirare e non inspirare. (Romano Guardini)

BREVI RIFLESSIONI

SOTTO L’ORLO DEL BURRONE

Un bonzo che percorreva tranquillo la strada che portava al suo monastero sui monti, fu sorpreso da un orso famelico.
Con quel bestione alle calcagna, il bonzo cominciò una fuga trafelata. Ma improvvisamente si trovò sul ciglio di un burrone.
Era di fronte ad una scelta inderogabile: o buttarsi nel vuoto, o lasciarsi raggiungere e divorare dall’orso.
L’orso si avvicinava e già arrotava le formidabili zanne.
Il bonzo si buttò nel burrone, ma riuscì ad afferrarsi ad un ramo che sporgeva dalla parete rocciosa, che strapiombava nel sottostante baratro.
Spinse lo sguardo verso il basso e scorse una tigre affamata, con le fauci spalancate, ferma in attesa che lui cadesse.
Così, il povero bonzo se ne stava aggrappato al ramo, mentre, sopra di lui, una tigre lo aspettava in agguato.
In quel momento, due topolini, disturbati da tutto quel fracasso, uscirono dalla loro tana e cominciarono tranquillamente a rosicchiare il ramo, a cui si reggeva l’infelice bonzo.
La situazione era disperata.
In quel momento, il bonzo scorse accanto al ramo un cespuglio di fragoline selvatiche, con alcuni frutti rossi, maturi, succosi, pronti insomma per essere mangiati. Allungò una mano, ne colse due, se li mise in bocca e li gustò esclamando, estasiato: “Hmm! Che buoni! Che sapore delizioso!”.
Nessuno può trovarsi in una situazione così disperata, da non avere neppure un motivo di gioia.
Saperlo scoprire è frutto di forza d’animo e di umorismo.
Un furfante, condotto un lunedì al patibolo, disse: “Bè, questa settimana comincia bene”.

Le sfide pastorali

Mi è stato riferito che a proposito del mio recente volume “Le mie esperienze pastorali 1954-2020”, nel quale ho raccontato le “mie imprese pastorali”, qualcuna delle quali m’è riuscita benino, qualche mio collega ha affermato “Erano altri tempi!” come a dire che oggi quelle vicende siano ormai improponibili.
Sennonché qualche giorno fa ho letto sul foglietto parrocchiale di un sacerdote di periferia, che conosco bene perché è mio fratello, che ogni mercoledì mattina invita i suoi giovani ad una messa che celebra alle sei e mezza di mattina e ogni settimana una quarantina di giovani delle superiori vi partecipa; con grande stupore, ho letto la data “Chirignago 18 ottobre 2020”. Sono stato felice di vedere che le mie avventure pastorali sono possibili ancora oggi!
So di essere solamente “una voce che grida nel deserto” però anche la voce di Giovanni era solitaria e mi conforta constatare quello che ho fatto!

don Armando

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