Da “IL FOGLIETTO” – 13 maggio 2018

Da “IL FOGLIETTO” – 13 maggio 2018
settimanale della parrocchia Santa Maria Ausiliatrice della Gazzera

Semplice ma chiaro e convincente il breve commento al Vangelo dell’Ascensione.

Il foglio sottolinea l’importanza della Giornata delle Comunicazioni Sociali. Mi permetto di osservare che questa giornata dovrebbe essere celebrata almeno in tutte le domeniche di ogni anno perché i nostri strumenti di comunicazione sociale sono enormemente in ritardo.

Mi pare doveroso segnalare l’articolo che illustra la storia di questa comunità.

don Armando

Ascensione del Signore
“LA SFIDA” DI GESÙ: “Mi fido… ora tocca a voi… avanti!”

Con l’ascensione al Cielo si conclude la vicenda di Gesù, Dio che “ha tanto amato il mondo” da farsi uomo nel Cristo, nato a Betlemme, vissuto per trent’anni nel “silenzio” di Nazareth, tre anni tra la gente in Palestina per annunciare il Regno di Dio, tre giorni di passione – morte e risurrezione, a Gerusalemme, per offrirsi come “dono d’amore e di salvezza” per tutti.

Gesù sale “al Padre suo e Padre nostro, Dio suo e Dio nostro” lasciandoci una certezza: “Sarò con voi…” e un mandato: “Andate, annunciate, testimoniate” personalmente e insieme, nelle comunità cristiane, la Chiesa, sempre in cammino, in attesa del Suo ritorno.

E ci accompagna con la sua parola di vita, con i suoi “segni” sacramentali, e con i suoi doni, primo fra tutti lo Spirito Santo, che continua ad essere in ciascuno e nella Chiesa, luce di verità e forza d’amore per affrontare e superare le difficoltà che la vita sempre comporta.

Lo celebreremo e invocheremo con particolare intensità domenica prossima, solennità di Pentecoste.

Perché la nostra parrocchia è dedicata a S. MARIA AUSILIATRICE?
Un po’ di storia per crescere come “comunità”

Chi viene da fuori, non può conoscere la nostra storia, che ha radici magari umili, ma profonde, per noi di grande valore religioso e civile; perciò amiamo ricordarle e raccontarle, per condividerle per fare insieme comunità.

Gazzera era una vasta zona agricola che faceva parte della grande parrocchia di S. Lorenzo; una piccola borgata con un migliaio di abitanti, seguiti dai preti del Duomo di Mestre.

Con il passaggio di Mestre, con altre 10 parrocchie, nel 1927 dalla diocesi di Treviso al Patriarcato di Venezia, l’Arciprete di S. Lorenzo incaricò un sacerdote a seguire regolarmente Gazzera. Dal 1928 al 1936 venne don Augusto Marcon che si dedicò intensamente alla cura pastorale.

Centro spirituale la chiesetta della Villa Volpi: e a chi dedicare la nuova comunità? Don Augusto, da buon devoto di Maria e ammiratore di don Giovanni Bosco, che in quegli anni veniva dichiarato beato, e successivamente santo, pensò subito all’AUSILIATRICE, la grande protettrice dell’opera salesiana, e a S. Giovanni Bosco, come compatrono. E provvide all’acquisto ad Ortisei della statua che tuttora veneriamo.

L’8 settembre 1929 organizzò una solenne processione che dal Duomo di S. Lorenzo portò alla Gazzera la bella immagine di Maria Ausiliatrice. Presiedeva l’Arciprete di S. Lorenzo, Mons. Mario Vianello (che compose e lesse la pergamena di dedicazione), attorniato da don Augusto, dai cappellani del Duomo e da numerosi sacerdoti delle parrocchie vicine. E tanti fedeli, non solo di Gazzera, ma di tutto il territorio di Mestre, felici di rendere onore alla Madonna “Ausiliatrice” (aiuto dei cristiani), con in cuore la speranza e la preghiera che la nuova comunità crescesse, nella grazia di Cristo e con la protezione della Madre sua e nostra, come luogo fraterno dì accoglienza e di comunione.

Il progresso interiore lo conosce solo Dio, che noi lodiamo e ringraziamo. Quello esteriore è avvenuto con lo sviluppo di Mestre e Marghera, che ha visto il moltiplicarsi delle abitazioni e della popolazione e perciò anche della Parrocchia: costituita il 25 aprile 1946; con la costruzione della chiesa, benedetta dal Patriarca Card. Roncalli il 28 ottobre 1956, e consacrata dal Patriarca Card. Marco Cè il 22 maggio 1982; con il primo Asilo, dedicato a S. Giovanni Bosco il 23 novembre 1946, ampliato il 19 marzo 1956, ristrutturato e integrato con il Nido (dedicato a S. Domenico Savio) il 20 maggio 2010.

E attorno tutte le strutture parrocchiali che di tempo in tempo si sono andate completando e migliorando, tutto sempre con la collaborazione e partecipazione generosa e attiva della comunità che guarda alle strutture come strumenti utili di comunione e di accoglienza fraterna.

Siamo perciò sempre riconoscenti, gli uni agli altri, lieti di far festa ancora, in questo mese di maggio.

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