Da ”SAN NICOLÒ E SAN MARCO” – 8 aprile 2018

Da SAN NICOLÒ E SAN MARCO – 8 aprile 2018
settimanale della comunità cristiana di Mira

In facciata troviamo una bella, ma soprattutto originale preghiera a San Tommaso, preghiera che esprime le assillanti problematiche sulla fede dell’uomo d’oggi.

Il parroco poi, nella sua rubrica “Appunti di don Gino”, dedica due delle sue riflessioni ad una lettura esistenziale di episodi dei personaggi legati alla passione e resurrezione. L’ultima riflessione la dedica invece alla fatica, ma pure al conforto che offrono le celebrazioni liturgiche della Pasqua, al sacerdote che incontra la sua gente.

Segnalo pure tre incontri che mi sembrano degni di particolare attenzione.

don Armando

LECTIO DIVINA

Il prossimo mercoledì 11 aprile, alle ore 20.45, nella chiesa di s. Nicolò, si svolge l’incontro mensile di “lectio divina” su una delle parabole del Vangelo di Luca. L’esperienza di lettura della Parola del Signore e della preghiera che da essa scaturisce è rivolta a tutti e in modo particolare ai giovani e ai catechisti.

CRISTO E’ INTERESSANTE?

Giovedì 12 aprile, alle ore 20.45, c’è l’incontro per i giovani di 5A superiore e primo anno di università che riprenderà la riflessione proposta da padre Maurizio Botta, svolta in parrocchia s. Nicolò nella settimana precedente la Pasqua. Ci sarà anche la possibilità di riprendere in mano altre domande poste a padre Maurizio per una riflessione approfondita che aiuti a dare una risposta di fede alla domanda se Cristo sia interessante anche oggi per la vita di un giovane.

FAMIGLIE FERITE

Segnaliamo per tempo un’iniziativa della Diocesi per le “famiglie ferite”: giovedì 26 aprile alle ore 20.45 presso la chiesa di s. Andrea (Favaro Veneto) ha luogo una Veglia di preghiera per le famiglie ferite: sono invitate le famiglie, le coppie e tutti coloro che sono separati, divorziati, quanti vivono nuove unioni dopo un precedente matrimonio. Il primo passo per sostenere quanti vivono queste situazioni di sofferenza è la preghiera, secondo le indicazioni dell’Amoris Laetitia di papa Francesco. Sarà questa anche l’occasione per presentare la proposta diocesana e le possibili vie di accompagnamento per chi vive queste situazioni di legami spezzati. Ma è prezioso l’impegno nella preghiera di tutta la Chiesa che non si dimentica mai di nessuna situazione di fatica e di sofferenza. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere a don Mauro.

O caro e glorioso San Tommaso, tu sei modello perché hai creduto: con il tuo esempio aiutaci a seguire sempre Gesù e a riconoscerlo Maestro di verità.

O caro e glorioso San Tommaso, tu hai creduto perché hai veduto: con la tua intercessione aiutaci a credere anche senza vedere e a sperare oltre ogni umana possibilità.

O caro e glorioso San Tommaso, tu hai veduto perché cercavi: con il tuo coraggio aiutaci a cercare Gesù sopra ogni cosa e nulla anteporre al Suo amore.

O caro e glorioso San Tommaso, tu hai cercato perché amavi: con il tuo esempio aiutaci ad amare Gesù sopra ogni cosa e a servirlo nei nostri fratelli.

Appunti… di don Gino Cicutto

PENSIERI PASQUALI: IL FURTO (1)

La corsa di Maria di Magdala dal sepolcro vuoto per incontrare Pietro e Giovanni è determinata da una ferita profonda del cuore che lei esprime con queste parole: “Hanno portato via il Signore”. E’ questo il pensiero che ha guidato la mia riflessione sulla Pasqua. Non so se nel nostro animo sia presente questa ferita quando ci rendiamo conto che il nostro tempo, la nostra cultura, le esperienze quotidiane finiscono per “portare via il Signore” dal cuore dei nostri ragazzi e dei nostri giovani. Perché questa è una realtà che sta sotto i nostri occhi e diventa una ferita sempre più profonda quando ci rendiamo conto che questo “furto” è concreto, avviene nelle persone che amiamo, spiana la strada ad una realtà che arrischia di privare i nostri ragazzi di un “tesoro” che riteniamo fondamentale e prezioso per la loro crescita. Se “portano via il Signore” che cosa rimane come fondamento per scelte coraggiose, vere e sincere? E’ vero, spesso ci sentiamo impotenti e incapaci di evitare questo “furto”, ma che almeno non assistiamo indifferenti a tutto questo. C’è sempre la preghiera a sostenerci, ma soprattutto una testimonianza più luminosa e vera della fede cristiana.

PENSIERI PASQUALI: LA CORSA (2)

Attorno al sepolcro di Gesù avviene una corsa. Ce lo racconta il Vangelo di Giovanni. Una corsa agile o impacciata, ma di fatto è come un muoversi, un andare a vedere, un rendersi conto se è vero o no. La dimensione della fede è la strada, il cammino. Chi rimane fermo o peggio adagiato nella comodità del suo divano non arriverà mai a quell’incontro che apre alla luce e alla gioia. La dimensione vitale della fede è allora muoversi, interrogare, porre domande vere e oneste, cercare “segni” che possano condurre a scoprire la verità della risurrezione e la presenza del Signore risorto nella vita quotidiana. La fede cristiana non s’accontenta mai di sogni piccoli, di impegni altalenanti, di situazioni accomodanti, ma esige di non lasciarsi anestetizzare il cuore e la mente. La corsa al sepolcro avviene alle prime luci dell’alba, quando comincia in nuovo giorno e la vita viene illuminata da una luce nuova. E’ questo che la Pasqua ci insegna ogni anno. E’ un messaggio forte, una sfida nuova che invita ad aprire le finestre del cuore e a mettersi in cammino.

PENSIERI PASQUALI: FATICA E CONSOLAZIONE (3)

La celebrazione della Pasqua obbliga noi sacerdoti ad un “tour de force” piuttosto impegnativo e faticoso. A cominciare dalla celebrazione del Sacramento del Perdono per proseguire con i momenti straordinari del Triduo pasquale. Arrischiamo di non avere spazi per una riflessione tranquilla e per una preghiera prolungata e serena. Sono i giorni in cui siamo “a disposizione” 24 ore su 24, e ne risente il riposo e la fretta di poter fare tutto e di farlo bene, alla fine, si paga con la stanchezza. Ma, per fortuna, anche con una grande consolazione. Il Signore ci domanda tutto, ma anche ci dona tutto. Che gioia grande poter vivere la Pasqua con una comunità che mostra il suo volto più bello, di partecipazione, di preghiera, di disponibilità! Quando viene sera si è stanchi, ma contenti. E’ la grazia del Signore.

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