Da “CAMMINIAMO ASSIEME” – 14 gennaio 2018
settimanale delle parrocchie di San Pietro e Sant’Andrea di Favaro Veneto
L’articolo di fondo del parroco don Andrea Volpato è piuttosto enigmatico, comunque si salva nella parte terminale quando invita i cristiani a non lasciarsi sfuggire l’opportunità di cogliere il messaggio religioso ed umano delle celebrazioni dei grandi misteri cristiani.
Il resto del periodico riporta la catechesi del Papa sulla Santa Messa, ma questo è un discorso che ognuno può reperire facilmente dai mass media.
don Armando
BILANCIO DELLE FESTE
Nei nostri consigli pastorali abbiamo riflettuto sulle recenti celebrazioni natalizie e fatto una verifica. Non spetta a me riportare quanto detto in questa sede, c’è chi farà il verbale. Io semplicemente propongo alcune riflessioni personali.
È importante celebrare le feste. È importante avere questi momenti e viverli bene. Mi piace sempre citare in proposito alcune frasi de “Il piccolo principe”. Dialogando con “la volpe” a un certo punto salta fuori il tema dei “riti”; appunto quelli che abbiamo celebrato noi in occasione del Natale: Il piccolo principe ritornò l’indomani. “Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora”, disse la volpe. “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti”. “Che cos’è un rito?” disse il piccolo principe. “Anche questa é una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe. “E quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore. C’è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza”. Sarebbe stato meglio tornare alla stessa ora … Noi ci troviamo a celebrare sempre lo stesso giorno, alla stessa ora: è un rito …I riti rendono un giorno diverso dagli altri giorni e un’ora diversa dalle altre ore … I sapienti greci amavano chiamare il tempo in due modi diversi: il cronos, il tempo che scorre sempre uguale, il soliti tran tran; e Kairos, i momenti speciali, particolari, che danno senso a tutto il resto del tempo.
Ecco, se ci pensiamo bene le nostre feste, i nostri riti sono questo. Non viverli o viverli male mette a repentaglio la qualità di tutto il resto del nostro tempo e cioè della nostra vita. E infatti è proprio ciò che accade. Per questo è importante partecipare alle feste. Per noi credenti questo ha un significato molto concreto. Per chi non è credente … o per le feste che non ineriscono direttamente la fede (compleanni, anniversari …) bisogna trovare un modo adeguato comunque … ma lasciarsi sfuggire queste opportunità è folle, è un suicidio, come anche viverle in modo sciocco e vuoto, come per esempio dentro un centro commerciale …
E non venite a dirmi che non c’è altro momento per fare le spese, perché non è vero, come tutti sappiamo bene.
Le feste del Natale sono finite. Ora ci aspetta il carnevale che è un altro tempo anche se non riguarda la liturgia e soprattutto la Quaresima prima e la Pasqua. Non lasciamoci portare via anche queste occasioni di vita.
Don Andrea