Qualche giorno fa ebbi modo di avere un colloquio con un personaggio di rilievo nel mondo delle aziende cittadine di pubblico interesse.
In quell’occasione questo personaggio mi presentò un funzionario di grado elevato dell’Ente da lui diretto. Il discorso verteva su un servizio che da molto tempo mi sta a cuore perché rappresenta una delle tantissime tessere carenti nel mondo della solidarietà a Mestre.
Da tanto tempo vado ribadendo che la nostra città, relativamente giovane, è carente di tantissimi servizi dei quali altre città, più antiche, più intraprendenti e più generose, ne sono fornite da tantissimi anni.
Mestre a questo riguardo è assolutamente svantaggiata, non solamente per la sua “giovane età”, ma pure per la carenza di una classe dirigente locale, di un ceto di benessere economico consolidato, di una amministrazione pubblica che vive in isola e, non da ultimo, di una chiesa che ha i responsabili a Venezia e perciò lontana dai problemi reali del popolo mestrino. Ebbene questo funzionario, per farmi capire che condivideva le mie istanze, in un momento confidenziale, mi disse che apparteneva ad una associazione di laici consacrati; la cosa mi fece tanto piacere perchè potrebbe sembrare che in questo momento storico, le scelte integrali dell’ideale evangelico stanno letteralmente scomparendo.
La sera dello stesso giorno, alla trasmissione della rubrica di Santoro, venni a sapere che un magistrato, di cui si stava parlando, anche lui disse candidamente di appartenere alla stessa associazione a cui mi si fece cenno al mattino e a cui pare appartenga pure il Governatore della Lombardia.
Il Signore evidentemente chiama ancora e sembra che le risposte giungano da un mondo che un tempo era di esclusivo appannaggio dei laici, dei massoni o dei beneficiati della sinistra!