E’ una vita che vado ripetendo ai miei colleghi che è più opportuno e giovevole per noi preti tentare di cogliere le opportunità che ci vengono offerte dalla vita piuttosto che sforzarsi di piegare la vita stessa ai nostri schemi mentali, spesso fuori tempo e spesso per nulla graditi.
E’ una necessità nutrire lo spirito ma ci sono vari modi per farlo. Frequentemente si organizzano con fatica e con pochi aderenti esercizi spirituali, ritiri, incontri biblici o corsi teologici, tanta fatica ma con scarsi risultati, poche adesioni e per di più dei soliti devoti!
A fine ottobre ho invece battuto un’altra strada, scoperta ormai molti anni fa: il mini pellegrinaggio a Monte Berico.
In un battibaleno abbiamo riempito tre pullman: 170 adesioni!
Viaggio piacevolissimo nella cornice incantata dei caldi colori autunnali, confidenze cordiali tra vecchi e nuovi amici. Il priore dei Servi di Maria ha narrato la storia del Santuario, punto di riferimento per la fede dei veneti ed io, con la mia omelia, ho affermato che la Madonna ci accoglie sotto il suo manto purché accettiamo il nostro prossimo, donando il meglio di noi stessi. Al termine un’apprezzata “signora” merenda, servita in una veranda che si apriva sul bosco, ha suscitato in tutti noi sentimenti di fraternità, amicizia, alimento della fede e riconoscenza. Nella bocca di tutti parole di letizia e di gratitudine.