Tutti sanno che per poter offrire ogni settimana una borsa di generi alimentari bisogna faticare non poco. Il bussare a tutte le porte, il chiedere aiuto, il “mendicare” sono una necessità quotidiana. Fortunatamente ci siamo fatti un buon nome operando con correttezza e serietà e perciò i supermercati, le aziende del settore alimentare, ci fanno giungere aiuti provvidenziali, ma talora intempestivi. La nostra “catena del freddo” è buona, ma talora congelatori e frigoriferi non bastano.
In questi giorni (diverse settimane fa, NdR) abbiamo avuto la “fortuna” che i congelatori della “Dolciaria mestrina” sono andati in avaria e perciò ci hanno donato 1500 crapfen congelati. Contemporaneamente è arrivato da non so chi un intero furgone di pesce congelato e poiché “piove sempre sul bagnato” ci è pure giunta una grande quantità di mozzarelle giganti che tutti sanno che hanno il tempo contato e perciò abbiamo chiesto al mondo intero di farci il piacere di accettarle in dono.
Sempre in questi ultimi tempi sembra che gli italiani non mangino più meloni e angurie. I nostri duemila “assistiti” avrebbero potuto mangiare angurie e meloni al mattino, a mezzogiorno e a sera e, volendolo, avrebbero potuto fare anche il merendino con questi frutti della terra…
Fortunatamente poi le mucche del nostro tempo fanno latte ben diverso da quello che da bambino andavo a prendere con il pentolino dal contadino vicino a casa. Allora, se non l’avessimo mangiato subito, il giorno dopo diventava “formaggella”, un tipo di “formaggio” ben poco gradevole. Ora le nostre mucche sono state addestrate a far latte che dura sei, sette mesi e perciò, fortunatamente, le tre tonnellate di latte che siamo andati a prendere a Milano da dei benefattori delle suore del “Farina” possiamo distribuirle intatte anche per le feste di Natale.
Il banco alimentare del “don Vecchi” e il chiosco di frutta e verdura relativo sono abbastanza organizzati, comunque è una “guerra quotidiana” per non far scadere gli alimenti che, in genere, arrivano sempre vicino alla scadenza.
Tutti sanno che, in genere, la gran parte di questi alimenti potrebbe essere consumata anche dopo la data fissata per la loro commestibilità, ma oggi è troppo rischioso consegnare alimenti scaduti. Quindi, per non buttare nulla, abbiamo costituito una rete tra i vari enti e con tanta buona volontà e lo spirito di sacrificio dei nostri volontari riusciamo quasi sempre a piazzare gli alimenti in tempo debito.