Il felice incontro con le opere di padre Enzo Bianchi

Don Marco, il giovane prete che fu mio collaboratore in parrocchia per una decina di anni, sentiva il bisogno di fare ogni tanto delle esperienze d’ordine mistico. Abbastanza di frequente lasciava la parrocchia per qualche giorno per andare a vivere nelle foresterie di qualche convento sia di frati che di monache contemplative.

Negli ultimi tempi in cui rimase a Carpenedo ha frequentato abbastanza spesso la Comunità di Bose, ove è priore un certo frate, Enzo Bianchi. Ebbi quindi modo di conoscere in maniera più approfondita la vita, la spiritualità e il messaggio e la testimonianza di questa esperienza monastica del nostro tempo.

Già nel passato avevo sentito qualche lezione di questo uomo di Dio. In verità non ne ero stato particolarmente entusiasta. La voce un po’ monotona, l’aspetto poco gradevole o perlomeno poco ricco di fascino e gli argomenti che trattò in quelle occasioni, me l’avevano fatto collocare nel comparto un po’ stantio del mondo dei frati.

Una maggiore conoscenza della sua personalità, della soluzione monastica a cui ha saputo dar vita e soprattutto la lettura di un suo splendido libro “Il pane di ieri” del 2008, m’hanno offerto una visione nuova e più felice di questo monaco dei nostri tempi e mi ha riconciliato col monachesimo attuale.

Qualche settimana fa un mio carissimo amico, magistrato in pensione, mi ha regalato l’ultima opera di padre Enzo Bianchi “Ogni cosa alla sua stagione”, un volume che sto letteralmente divorando e che mi apre l’animo su un mondo sconosciuto di infinito incanto mistico e poetico. Don Bianchi parla della sua esperienza di uomo della contemplazione, coniugando la sua esperienza mistica a quella esistenziale del suo passato e della sua terra.

Leggendo le confidenze spirituali di quest’uomo del Monferrato, ho via via avuto l’impressione che anche oggi ci siano delle voci solitarie che “gridano nel deserto: «Preparate la via del Signore!»”

Son felicissimo di aver incontrato quest’uomo del silenzio e della solitudine, con lui ho camminato durante l’ultimo avvento, incontro al Signore.

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