In occasione del convegno della Fao tenutosi a Roma e soprattutto dell’intervento del Sommo Pontefice, con cui ha condannato lo sperpero e l’egoismo come due delle principali cause della fame nel mondo, una rete televisiva mi ha chiesto un’intervista domandando un mio commento sull’intervento del Pontefice.
La ripresa televisiva durò due o tre minuti e ciò che è andato in onda meno che un minuto.
Nel mondo delle immagini c’è poco spazio per i ragionamenti, sono i volti, le persone che diventano esse stesse messaggio se nella loro vita si spendono per una qualche causa.
Mi trovavo perfettamente d’accordo col Papa, non tanto perché Egli è il maestro della fede e della morale per i cristiani, ma perché condivido fino in fondo la sua analisi sui motivi che determinano la fame nel nostro mondo. Però per non annegarmi nel mare magnum delle questioni mondiali, la mia puntualizzazione si fermò a livello cittadino.
A Mestre negli ultimi 40 anni sono stati aperti una serie di ipermercati, che hanno letteralmente strangolato i piccoli commercianti, facendoli chiudere mediante una concorrenza spietata che essi non potevano reggere. Poi, conquistato il mercato, stanno facendo il bello e il cattivo tempo. Fino un paio di anni fa buttavano in discarica i generi alimentari non più commerciabili, poi hanno scoperto che facendo sconti potevano lucrare anche da questa merce che i cittadini più intelligenti e più poveri sono costretti ad acquistare. Pur sapendo che ricavano enormi utili da questo bacino di utenza, neanche si sognano di donare “gli avanzi” ai poveri, ma vogliono lucrare anche dagli avanzi!
Se questo non è egoismo della marca più raffinata non saprei proprio dove cercare l’egoismo?
Il guaio poi è che ormai si è costituito praticamente un cartello per cui non è neppur possibile proporre forme di boicottaggio. Comunque sono certo che la “farina del diavolo” rimarrà prima o poi nel gozzo di questa gente doppiamente asociale perché di certo essa spendacchia in maniera egoistica il frutto della loro “rapina” non conoscendo però la sentenza evangelica “stolto, stanotte morrai!”