Tempo fa si è svolta a Roma un’imponente manifestazione dei vigili urbani di molte città italiane. Per me quella manifestazione è stata una sorpresa! Pensavo ingenuamente che, dopo quanto accaduto a Roma e a Palermo a Capodanno, anche i vigili urbani delle altre città si vergognassero di appartenere ad una categoria che si era infamata in maniera così ignominiosa di fronte all’opinione pubblica dell’intero Paese. Invece no, guidati dai soliti sindacati, si sono presentati con una faccia tosta difficilmente immaginabile per protestare e per reclamare ulteriori benefici. Ho capito così che in Italia anche il pudore è letteralmente scomparso. Avrei approvato se i manifestanti avessero chiesto una condanna esemplare per i colleghi fannulloni ed imbroglioni, invece no, hanno chiesto ulteriori benefici per la categoria. Io sono portato a pensare che tutto questo sia dovuto in buona parte ai sindacalisti che, per stare a galla, per non lavorare e per avere accesso a carriere ambite, hanno sempre predicato diritti e mai doveri. È legittimo aspirare a retribuzioni sempre più vantaggiose però, in questo momento così tragico per la crisi che attanaglia il nostro Paese e soprattutto per i milioni di italiani che non riescono a trovare lavoro, chi un lavoro ce l’ha deve essere già contento e chi ha un lavoro nella Pubblica Amministrazione, sia a livello statale che locale, deve essere doppiamente contento perché il suo lavoro è sicuro e il suo stipendio è certo! Non conosco i motivi della triste diatriba dei nostri dipendenti comunali, un paio di mesi fa, però sono tentato di pensare che, anche in questo caso, si tratti di una rivendicazione che tiene poco conto della solidarietà sociale.